Un viaggio on the road in Sardegna è destinato a regalare emozioni uniche grazie alla varietà di paesaggi e di culture che permette di incrociare. Per scoprire la versione più autentica di questa isola, infatti, è consigliabile non rimanere nello stesso posto per l’intera durata di una vacanza, ma assumere uno spirito avventuriero e intraprendere un tour che consenta di conoscere in lungo e in largo ogni segreto di Ichnusa. Avendone la possibilità, meglio evitare i mesi di luglio e agosto e concentrarsi su giugno e settembre, per poter beneficiare di temperature più miti e non dover fare i conti con i fastidiosi effetti del turismo di massa.
Noleggiare una macchina in Sardegna
Per scoprire la Sardegna più autentica è consigliato muoversi in auto. Sono molte le destinazioni non raggiungibili dal trasporto pubblico che meritano di essere visitate. Non ci sono autostrade ma solo super-strade che collegano Cagliari – Sassari – Nuoro – Oristano – Olbia. Guidare sulle strade della Sardegna è piacevole, l’assenza di traffico limita lo stress del guidatore, nell’entroterra è probabile incrociare greggi di mucche e pecore. Consigliamo di usare un comparatore per trovare il migliore servizio di noleggio auto Sardegna.
Il nostro itinerario on the road parte da Stintino
Un ideale punto di partenza potrebbe essere individuato in Stintino, dove vale la pena di fermarsi ad ammirare La Pelosa, una delle spiagge più affascinanti di tutto il continente europeo. Nel golfo dell’Asinara si potrebbe decidere di fermarsi a dormire in agriturismo, anche per cogliere l’opportunità di assaggiare alcune delle delizie culinarie del posto: da non perdere la zuppa gallurese e i maccarrones de busa con sugo di saccaya, ma per concludere i pasti non c’è niente di meglio delle pardule, vale a dire ravioli dolci fritti con ricotta e miele.
Da Stintino ad Alghero
Da Stintino ci si potrebbe dirigere verso Alghero, la Barceloneta: il soprannome è più che meritato, e in effetti ancora oggi il capoluogo della Riviera del Corallo mantiene la lingua catalana. Da vedere, tra l’altro, la cinta muraria con il suo sistema di fortificazioni, ma merita un’attenzione particolare anche il percorso su Gaudì.
Verso Bosa
Il viaggio on the road in Sardegna non può escludere una tappa a Bosa, borgo dalle strade ricche di colori dove merita di essere visitato il Castello Serravalle dei Malaspina. Per gli amanti degli itinerari naturalistici, ecco la foce del fiume Temo e le spiagge di Santa Caterina di Pittinuri. Spettacolare è anche S’Archittu.
La Costa Verde
La tappa successiva è rappresentata dalla Costa Verde, dove ci si può fermare a Piscinas: un’oasi desertica dove per fortuna il flusso di turisti non ha fatto in tempo a causare danni. Il maestrale soffia tra le dune di sabbia, che in alcuni casi possono toccare i 60 metri di altezza. La sabbia è dorata e fine, e si presta a lunghe passeggiate per nulla faticose. Da queste parti c’è la valle di Is Animas, lungo l’itinerario delle miniere nei pressi del borgo di Ingurtosu. Non è raro imbattersi in montagne di detriti, ma anche i ruderi delle case dei minatori producono un effetto suggestivo, al pari delle rovine della Laveria Brassery. La vecchia ferrovia a scartamento e le rocce erose contribuiscono a generare un’atmosfera oscura: si fa fatica a credere che a pochi chilometri di distanza da questo antico sito minerario ci siano spiagge tanto belle.
La penisola di Sinis
L’ultima destinazione per il viaggio on the road in Sardegna è la penisola di Sinis, dove spicca la spiaggia Is Arutas, con granelli di quarzo di forma rotonda i cui colori spaziano dal verde chiaro al rosa. San Salvatore di Sinis e il sito archeologico di Tharros sono due delle mete da segnare in agenda: da queste parti vengono spesso gli appassionati di surf, attirati dalle onde e dal vento.
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