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Cosa vedere a Ischia

Rotonda come una moneta incornicia il Golfo di Napoli con i suoi 46,3 chilometri quadrati di superficie. Ischia è una delle mete da visitare assolutamente nel 2019 e mentre con i primi caldi che annunciano la primavera aumenta in ognuno il desiderio di pianificare la prossima vacanza ecco cosa vedere a Ischia per godere al meglio delle bellezze dell’isola  resa famosa e turistica da Angelo Rizzoli. Si deve a lui, infatti, il boom di Ischia negli anni ’50 quando una capillare pubblicità delle bellezze locali attraverso le sue riviste iniziò ad attirare l’attenzione dei vip e del bel mondo innestando una spirale di investimenti con proporzionale aumento del turismo che ha trasformato Ischia in una delle mete più esclusive e chic d’Italia.

Perché la premessa è questa: una vacanza a Ischia costa parecchio Due persone che decidano, ad esempio, di dormire una decina di notti in un hotel tre stelle nelle settimane centrali di agosto devono mettere in conto una spesa (solo per dormire) di circa mille euro a testa. Anche i ristoranti sono mediamente cari così come i taxi e i biglietti d’ingresso alle numerose attrattive che l’isola custodisce; il fatto, però, è che ne vale davvero la pena. Ischia è una perla del Tirreno e una vacanza in quella che già gli antichi romani definivano l’isola verde rappresenta un’esperienza indimenticabile.

Arte, natura, salute e buona cucina sono i quattro elementi che caratterizzano una vacanza a Ischia che non può che iniziare da una passeggiata nella storia, in quello che è stato il primo avamposto nel Mediterraneo della Magna Grecia.

Il Castello Aragonese e la Chiesa del Soccorso

Il Castello Aragonese, simbolo stesso dell’Isola deve il suo nome ad Alfonso V d’Aragona che nel 1441 trasformò la roccaforte utilizzata in questo angolo di Magna Grecia dagli stessi greci per difendersi dai nemici, in una vera e propria cittadella fortificata. Ci sono due modi per raggiungere il castello: o attraverso un comodo ascensore oppure, molto più consigliato, passando per la galleria scavata nella roccia, avanposto di difesa dal quale veniva gettato olio bollente sopra i nemici in avvicinamento. All’interno della cittadella è possibile visitare anche la Chiesa dell’Immacolata, la Cattedrale dell’Assunta con la cripta e il Convento delle Clarisse.

Altro appuntamento con la storia è quello sul promontorio a picco sul mare dove si erge la Chiesa del Soccorso dall’inconfondibile profilo e dal colore bianco latteo. La causa della sua estrema visibilità è che doveva essere una sorta di faro che annunciava ai naviganti l’arrivo in un porto sicuro e infatti uno degli elementi più caratteristici di questa chiesa è proprio la presenza di numerosi ex voto dei marinai e delle loro mogli che ringraziavano il cielo per essere sopravvissuti all’ennesima tempesta. La Chiesa si trova a Forio d’Ischia (vale una visita) non  lontano da Torrione di Forio, altro simbolo ischitano. Il torrione nei secoli ha contribuito a salvare la popolazione di Forio e di tutta Ischia in quanto proprio da questa torre partiva il primo avvertimento quando dal mare arrivavano gli invasori.

La sorgente di Nitrodi e i Giardini termali di Ischia

Ai romani si deve la scoperta delle qualità curative delle acque che sgorgano ancora oggi dalla sorgente di Nitrodi che deve il suo nome alle ninfee Nitrodes che erano state chiamate dagli antichi a proteggere il sito con la benedizione Apollo, dio associato a bellezza e salute fisica. Nei secoli le proprietà curative della sorgente sono state confermate dalla medicina. Si tratta di acque depurative che stimolano la diuresi, combattono le gastriti e le ulcere e hanno un effetto purificante e cicatrizzante sulla pelle.  Il biglietto costa soli 10 euro per l’intera giornata che prevede anche passeggiate nella natura e percorsi aromaterapici. Non si tratta, però, di un vero parco termale a differenza dei tanti Giardini termali di Ischia altra tappa obbligata per chi sceglie vacanze all’insegna del benessere e della salute. Con un giornaliero dal costo medio di 35 euro è possibile trascorrere diverse ore immerse in un’atmosfera antica visto che i benefici delle terme erano stati scoperti dai romani che hanno costruito impianti le cui fondamenta si sono conservate nei secoli. Di parchi termali ce ne sono parecchi (il più noto, ma non l’unico è Giardini Poseidon) e per tutte le tasche ed esigenze e hanno piscine, idromassaggi, aromaterapia, solarium, lettini, saune, bar, ristoranti e il più delle volte accesso alla spiaggia privata.

La Baia di Sorgeto e le spiagge

Per chi, invece, non ha voglia di spendere per benessere e salute ma vuole lo stesso godersi i benefici delle sorgenti termali ischitane deve scendere i  234 scalini che vanno percorsi per raggiungere Baia di Sorgeto, un angolo di paradiso dove le acque calde delle terme si incrociano con quelle del mare e creano vasche naturali (e gratuite) dove trascorrere una giornata di relax. Essendo gratuite sono meta che attrae turisti e gente del posto. Il consiglio, quindi, è di andare di notte quando solo più coraggiosi hanno l’ardire di scendere gli scalini e godersi un bagno caldo sotto le stelle.
Che vacanza al mare sarebbe senza andare in spiaggia? Se per chi si muove in barca è più semplice scoprire baie e anfratti meno affollati, gli altri turisti dovranno “accontentarsi” della splendida spiaggia La Chiaia a Forio d’Ischia, grande e comoda e per questo gettonatissima. Nella stessa località è possibile anche scegliere di trascorrere la giornata alla spiaggia chiamata Cava dell’Isola. Invece a Lacco Ameno si trova Baia di San Montano, uno degli angoli in assoluto più magici di Ischia.

Shopping e buon cibo

In una delle località più vip della penisola lo shopping è a misura di carta di credito. Il borgo di Sant’Angelo è una cartolina dal Mediterraneo con le sue casette bianche, le viuzze, i negozi d’artigianato e vestiti e i numerosi bar e ristoranti che seducono con profumi e atmosfere romantiche. A Ischia si mangia sì tanto pesce (e frutti di mare freschissimi), ma essendo caratterizzata dalla presenza di un’imponente montagna, Monte Epomeo (altra gita che vale la pena di fare) la gastronomia ischitana risente di tale influenza e prevede anche piatti di terra (il famoso coniglio alla Ischitana) e verdure. Eccellenti le paste fresche condite con sarde, polipetti appena pescati o tonno freschissimo.

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Autore dell'articolo:

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Barbara Massaro
Giornalista professionista, specializzata nella trattazione di argomenti di costume e società. Ha lavorato nella redazione di Studio Aperto di Mediaset. Nel 2012 il passaggio al web con la redazione digital di Panorama, Mondadori.