Quando Plinio il Giovane raccontò l’eruzione di Pompei per i posteri, di sicuro non avrebbe mai pensato che, dopo duemila anni, i resti tornati alla luce di quella paurosa eruzione sarebbero stati visitati da milioni di visitatori.
Questo è il sito archeologico di Pompei: il riassunto perfetto di quel che era la vita ai tempi dei romani. Ad essere distrutte furono le città di Ercolano, Pompei e Stabia, colpite da cenere e lapilli, portati da quella nube che proprio Plinio il Giovane descriveva essere “a forma di pino”.
Dovranno passare, poi, circa 1700 anni per iniziare il ritrovamento ed il recupero degli scavi di Pompei. Fu grazie ai ritrovamenti degli scavi di Ercolano, nel 1738, che 10 anni dopo Carlo III di Borbone decise di far partire gli scavi archeologici a Pompei.
Oggi le rovine di Pompei sono un luogo affascinante e suggestivo. Si può davvero dire, con cognizione di causa, che il tempo qui si è fermato. Le testimonianze giunte sino a noi sono in grado di mostrarci la vita di tutti i giorni degli abitanti di Pompei; una vita fatta di culti religiosi, spettacoli d’intrattenimento, cura del corpo e una forte componente sessuale.
Gli spettacoli si tenevano presso il Teatro Grande, conosciuto anche come Odeion, dove si suonava musica o venivano declamate poesie o recitate commedie. Il teatro ospitava poco meno di 1500 persone, più grande invece era l’Anfiteatro, ancora oggi intatto e meta più amata dai visitatori. Qui si arrivava a contenere fino a 20000 persone e vi erano per lo più spettacoli di gladiatori.
Erotismo e cura del corpo erano al centro della vita di tutti i giorni, a Pompei. I lupanari erano i luoghi della prostituzione, ed il più importante era quello della Regio VII. Era strutturato su due piani e sono famosi nell’immaginario collettivo per la rappresentazione degli atti sessuali tra prostitute e clienti, sugli affreschi presenti sulle porte d’ingresso.
Il corpo veniva curato nella Palestra Sannitica e nella successiva e più importante Palestra Grande, luoghi dove tenersi in forma o magari rilassarsi, come nelle Terme Stabiane, l’edificio più antico della città, che dimostrano il livello di sviluppo raggiunto dai romani. Le terme prevedevano anche palestra e piscina.
I luoghi di culto erano rappresentati in particolar modo dai Templi. Il più antico è quello di Apollo, seguito poi da quello Dorico. Sono numerosi, comunque, quelli da ammirare quando si visitano gli Scavi di Pompei. I Templi di Apollo e Venere sono molto belli, ma ce ne sono davvero tanti molto affascinanti, come quello di Vespasiano, il Tempio della Fortuna Augusta ed il Tempio di Mefite.
Non c’è dubbio che Pompei sia un luogo pieno di mistero e magia. Trovarsi al cospetto del calco delle persone che persero la vita in quell’eruzione, camminare per le loro stesse strade e scoprire la loro vita di tutti i giorni è un’esperienza davvero tendente al mistico.
Visitare Pompei, se accompagnati da una buona guida, non richiede molto tempo. Persone esperte possono, infatti, farti apprezzare il meglio di questi luoghi in circa due ore.
C’è bisogno, però, di qualcuno in gamba, in grado di organizzare visite guidate agli Scavi di Pompei che permettano di apprezzare luoghi così poetici, senza risultare mai banali o noiosi.