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Conoscere le lingue: perché è importante per chi viaggia e non vuole restare un semplice turista

Ora che finalmente si è ripreso a viaggiare a pieno ritmo dopo due anni di restrizioni agli spostamenti legate alla pandemia, non è difficile prevedere un aumento anche nella domanda per i corsi di lingua.

I due fenomeni sono, infatti, più interconnessi di quello che si potrebbe immaginare: da un lato più si viaggia e più è indispensabile conoscere almeno qualche lingua straniera nei suoi elementi di base e, dall’altro, conoscere bene l’inglese e le altre lingue più parlate al mondo spinge a muoversi di più e farlo con sicurezza anche all’estero. Cosa spinge, però, gli amanti dei viaggi a cercare un corso inglese C2 online e a voler approfondire e perfezionare più in generale le proprie capacità linguistiche? Proviamo a scoprirlo insieme.

Perché imparare le lingue è importante per viaggiare (in sicurezza e divertendosi)

Mentre il semplice turista può accontentarsi di saper pronunciare poche frasi – quelle indispensabili a cercare un taxi o a chiedere quanto costa una bottiglia d’acqua in un bar o come raggiungere la piazza principale della città – nella lingua del posto che visita, il vero viaggiatore desidera in genere immergersi nella cultura dei luoghi in cui si trova e ciò non può non passare dal comprendere la lingua parlata dai locali. Questo assicura, per altro, una certa indipendenza e di potersi muovere liberamente anche in assenza di guide e non per forza in gruppo.

Tra le ragioni che spingono chi viaggia molto a studiare le lingue e farlo tramite appositi corsi non si può non citare, del resto, la maggiore sicurezza che dà sapere di poter essere facilmente compresi e da tutti, qualunque cosa si abbia di bisogno e anche nei casi di emergenza per esempio.

Più ci si sente sicuri, ancora, e più in genere non ci si sottrae a esperienze da veri local come frequentare bar, ristoranti, pub e locali fuori dai radar del turismo di massa.

Chiunque si sia ritrovato qualche volta letteralmente stordito e incapace di scegliere cosa mangiare davanti a un menu di cui non esisteva la versione in italiano sa bene che vantaggio possa dare conoscere la lingua del posto o grazie al proprio buon francese poter segnalare al cameriere che si è intolleranti al lattosio.

Per restare a ragioni piuttosto pragmatiche per cui conviene studiare le lingue quando si è abituati a viaggiare molto e all’estero e lontani dall’Europa, c’è anche la maggiore velocità e facilità con cui in genere chi riesce a farsi capire in inglese o in altre lingue riesce a superare i controlli in aeroporto o alla dogana – e a seconda del posto in cui ci si reca possono essere anche decisamente lunghi.

I viaggi, di qualunque natura siano e qualunque sia la meta, sono sempre ottime occasioni per fare incontri e conoscere nuove persone: parlare un lingua franca come l’inglese è un ostacolo in meno per fare amicizia con gli altri viaggiatori specie se si viaggia da soli, così come conoscere la lingua del posto è un ottimo modo per poter approcciare in maniera più spontanea dei nativi e stringere con loro un rapporto che duri almeno il tempo della propria permanenza in quella meta o – perché no – anche oltre.

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Autore dell'articolo:

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Stefania
Proprietaria e sviluppatrice del sito. Da molti anni, mi dedico a Turismo.eu, unendo la professionalità come web designer alla passione nel viaggiare ed esplorare il mondo, in particolare i luoghi in cui incontro la bellezza infinita della natura in tutte le sue espressioni.