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Viaggio in Nicaragua On The Road & Surfing: Granada

A Granada ho alloggiato all’Hostal Entre Amigos, semplicemente perfetto (la mia solita fortuna): vicino alla piazza centrale ma defilato dal via vai, a gestione famigliare (simpatica ed accogliente), piccolo ma comodo.

Mi ha colpito un ironico cartello sulla porta della doccia, tradotto diceva: “Risparmia l’acqua, docciati con un amico” ahahaha….pensai, va bene l’hostal si chiama Entre Amigos, ma non esageriamo!

Comunque ci passai dal venti due al ventotto dicembre, ossia anche il Natale e non mi sarebbe potuta andare meglio di così.

Granada si conferma già alla prima occhiata come, effettivamente, la città in assoluto più bella del Nicaragua. E’ la tipica città coloniale spagnola, bella architettonicamente, curata e rifinita, assai turistica ma meglio organizzata e meno rumorosa di Leon: anche in pieno centro, nonostante sia più che popolata, si respira pace e tranquillità.

La piazza centrale (che è sempre quella che dà sulla chiesa principale in ogni città) un grande rettangolo alberato, mezzo giardino pubblico, mezzo mercatino, circondato da variopinte carrozze (per il giro turistico) guidate da cavalli pettinati ed imbellettati, trasmette, al nuovo arrivato, un clima di città dei balocchi in festa! Sarà perchè eravamo sotto Natale, e quindi vi erano più addobbi del normale, ma questa è stata la sensazione.

A parte la bella cattedrale, danno sulla piazza altri grandi palazzi storici in stile coloniale veramente imponenti, ma che allo stesso tempo non levano ariosità alla piazza ed architettonicamente splendidi.

Intorno vi sono negozietti di tutti i tipi anch’essi molto curati nello stile, qualche albergo, bar e ristoranti di vario genere. Il clima è turistico come in nessuna altra parte del Nicaragua attraversata fino a questo momento, ma non disturba: il movimento dei turisti è ben amalgamato con il movimento dei locali.

Guardando la cattedrale, sulla sua sinistra, parte un’ampia strada che è un susseguirsi di pub e ristorantini, in legno o comunque tutti stilosi, che arriva fino al grande lago Nicaragua. Da sottolineare che questa strada, come anche tutta l’area intorno alla piazza centrale, è isola pedonale: circolano solo i pedoni e le belle carrozze trainate dagli ancora più imponenti bei cavalli.

La camminata dalla piazza fino ad arrivare al lungo lago, richiede almeno una mezz’oretta, ma è bellissima: si incontra un’altra bella chiesa coloniale oltre a giardini, bei locali e anche cavalli soli che pascolano nelle aiuole! E poi, finalmente, ti affacci sull’immenso lago Nicaragua.

Il lago Nicaragua

La presenza del lago fa sì che Granada non sia afosa come Leon e il lago è talmente grande che nelle sue vicinanze, si ha un effetto brezza come vicino al mare.

Nel lago Nicaragua ci sono ben 365 isole tra grandi, tra cui la più grande isola al mondo in acque dolci: l’isola di Ometepe, ed altre piccolissime.

Il lungolago di Granada è molto verde, alberato ed attrezzato con ristoranti e punti da cui partono lance che trasportano i turisti a fare un giretto del lago o a visitare qualcuna delle 365 isole (quelle più vicine).

Durante la stagione delle piogge (primavera estate), quando nel lago vi è più acqua, da Granada ci si può imbarcare e tagliare da nord a sud tutto il paese, approdando a fine Nicaragua, giusto al confine con il Costa Rica: molto più rapido e lineare che via terra.

Altra unicità di questo lago è la presenza di una specie di squalo da acqua dolce: forse però si sono, ora, estinti.

A parte la piazza e la zona del centro, anche inoltrandosi un po’ più nell’interno, le strade di Granada sono quasi tutte con belle palazzine a non più di uno o due piani, dalle architetture coloniali e di tutti i colori! Mette allegria camminare per le strade di Granada ancora di più della generale spensieratezza che regala muoversi in tutte queste cittadine coloniali centro-sud Americane.

Vita notturna a Granada

Ovviamente la capitale del Nicca non si fa mancare una bella movida notturna: sempre lungo la strada che porta al lago, e intorno alla piazza della cattedrale, vi sono vari disco pub e discoteche vere e proprie con musica non sempre solo latino Americana! Il modo di ballare invece si, ti ricorda che sei nella parte latina del mondo: altra vibra e movimento…

Qui il ballo fa parte della vita e della cultura, non si balla solo in discoteca e di notte, ma si improvvisano feste dance anche alle tre di pomeriggio sotto un sole cocente (ma all’ombra) nelle terrazze di ristoranti o nei giardini pubblici.

La musica è ovunque nelle strade, nelle case, a tutte le ore e sempre a volumi e ritmi piuttosto inevitabili: non puoi non entrarci dentro, se poi sei un appassionato del genere, ti ci immergi completamente.

Penso che in Europa, con tutte le nostre limitazioni, ci siamo limitati e privati anche di una bella fetta di pura allegria e felicità, e lo capisci solo quando vedi quello che potrebbe essere quando permetti alle persone di esprimersi più liberamente e di godere delle piccole atmosfere che nutrono la vitalità di ogni essere umano.

Granada si colloca geograficamente in una posizione strategica: può essere il punto di partenza per varie escursioni negli straordinari dintorni.

Ecco, qui di seguito, le località che ho deciso di visitare.

Los Pueblos Blancos

(Pueblo, in spagnolo: paesino)

Sono cinque paesini storici tipici che distano non più di un’ora di bus da Granada: ne ho visitati, in una giornata, tre su cinque.

Dal solito mercato cittadino si prende l’autobus per il primo dei pueblos Blancos che si incontra: MASAYA.

  • MASAYA è il paese dell’artigianato, caratteristico ed arroccato, ottimo posto dove trovare i migliori souvenir e regalini da portare agli amici a casa.
  • SANTA CATERINA è, dei cinque paesini, il più spettacolare: è quello più ad alta quota ed ha una zona panoramica straordinaria che dà sulla Laguna de Apojo: un lago naturale che si è formato all’interno di un grande cratere vulcanico. La vista da Santa Caterina è veramente uno spettacolo della natura che lascia a bocca aperta. Imperdibile.
  • Il terzo dei cinque paesini visitato è quello degli SHAMANI: è un paese dove vivevano e vivono tutt’ora queste “persone di potere”. Molti turisti ci vanno per pura curiosità, ma se si ha la voglia di sperimentare l’incontro con uno di questi personaggi per una lettura delle carte o altro, lo si può fare: i moto taxi (che è il mezzo principe per spostarsi da uno all’altro di questi cinque paesini) ti portano direttamente a casa di questi shamani. Ovviamente le prestazioni sono a pagamento, ma i costi sono nicaraguensi, e quindi anche solo per questo ne vale la pena.


Laguna de Apojo

E’ la laguna naturale che si è creata all’interno di un enorme cratere. Si può vedere dall’alto da Santa Caterina.

Il bus da Granada lascia sullo stradone principale da cui poi bisogna scendere da una strada laterale che porta a bordo lago. Poiché trattasi di cinque chilometri, consiglio di fare l’autostop: non mancherà un’anima buona che vi carichi.

Appena arrivati a bordo laguna, il primo tratto è invaso di gente come proprio si fosse in spiaggia (o forse anche perché era il giorno di Natale!); è sufficiente allontanarsi un po’ incamminandosi per la strada che fa il giro del cratere alla base, per ritrovarsi immersi in una lussureggiante vegetazione fino praticamente quasi all’acqua e la gente sparita! (si vede che i cinque chilometri per arrivare all’acqua fiaccano i più).

Ci si può quindi tranquillamente godere il verde e l’acqua, ma attenzione: la profondità al centro è di ben duecento metri! Inoltre, se si fa una immersione, man mano che si scende in profondità, l’acqua diventa sempre più calda: chiaro, stiamo andando verso il centro di un vulcano!

Assolutamente, consiglio un bel bagno in questa location così unica nel suo genere.

Sulle sponde verdeggianti, immerse nella foresta e mimetizzati in essa, non si sospetta e sorprende la scoperta di ostelli alquanto wild, mezzi costruiti sugli alberi e con amache giganti che penzolano nel vuoto tra il verde della foresta e il blu del cielo e della laguna: le migliori amache mai provate con sicuramente uno spettacolo unico.

Consiglio vivamente un’intera giornata da spendere in questa laguna, ricordandosi però dei cinque chilometri per tornare sulla strada principale, per non rischiare di perdere la guagua per rientrare a Granada. Si può sempre alloggiare in questi ostelli dentro la laguna, ma non so a che cifre.

In totale sono rimasta a Granada sei giorni pieni ma, anche questa città ed i suoi dintorni possono intrattenere qualsiasi visitatore per più tempo. Ad ogni modo, dopo questa bella pausa cittadina, ho deciso di proseguire il mio viaggio verso una meta assai stuzzicante dal punto di vista naturalistico ambientale, ossia direzione Ometepe: l’isola più grande al mondo in acque dolci.

Autore dell'articolo:

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Rossella Cozzi
Sono nata a Livorno ma ho studiato a Milano e dopo la laurea in Scienze Ambientali ho fatto una scelta di qualità di vita che mi ha portata a vivere all'estero, assecondando le mie preferenza ambientali - naturalistiche. Ho da sempre alternato periodi di lavoro a periodi di viaggio così che ho avuto modo di visitare oltre all’Europa, zone del Centro Africa, Centro America, e parte del Sud America. Il viaggio è metafora e concentrato della vita stessa, per qualcuno diventa uno stile di vita, per altri una parentesi, una pausa. In ogni caso arricchisce e cambia. Per questo ne sono una fervente credente e praticante. Ho tradotto il libro EL INDIO INTERIOR di Silfio Cifuentes, la storia di un uomo che visse per quaranta anni con la tribù indigena dei Kogui, nelle foreste sui monti della Sierra Nevada, in Colombia.