Per la sua vicinanza a Leon, Las Peñitas è la meta tipica dove gli abitanti di Leon vanno a trascorrere la giornata o il week end di mare. Trattasi di una lunghissima spiaggia con diversi ostelli semplici e ben organizzati.
Surfing
La cosa fantastica de las Peñitas per i surfer è che ci sono alloggi che danno direttamente sulla spiaggia, dove puoi affittare la tavola e, camminando lungo la spiaggia, hai diversi tipi di onde, diversi spot, da scegliere in base al livello: ce n’è per tutti! E, soprattutto, per tutto il giorno: dall’alba al tramonto! Se ci si vuole sfinire di surf, è il posto giusto.
Ricordo con nostalgia le surfate al tramonto, i surfisti che escono dall’acqua ormai con il buio, ovviamente tutti in costume perché fa caldo anche di notte. Parliamo di metà dicembre e a quelle latitudini il tramonto era dalle sei alle sette di sera, penso che alle 19.30 fosse già buio completo. Buio sì, ma super stellato, altro elemento naturale immancabile ed indimenticabile.
Se si affitta una bicicletta, ma anche a piedi, per la serata si può passare dal proprio ostello, se non organizza niente, ad altri ostelli che invece montano feste molto movimentate come quelle del martedì notte al Big Foot (catena di ostelli vip, presente anche a Leon, ovviamente più caro, che quindi vale la pena frequentare da esterni gratuitamente).
Dove alloggiare
Io invece a Las Peñitas alloggiavo nel semplice ma carino e soprattutto comodissimo Beach Hostal Oasis: sulla spiaggia all’altezza dello spot di surf che va per la maggiore: sì, effettivamente, spesso sono fortunata per queste cose!
Cosa fare a Las Peñitas
Durante il giorno, a parte surfare, si possono fare lunghe passeggiate lungo la spiaggia infinita e fare soste di ristoro ai tipici ristorantini sulla sabbia, dove consiglio il pesce fresco che arriva da pochi metri di distanza o le zuppe. Se non si ha fame, i refrescos esotici e vitaminici vi idrateranno piacevolmente.
Dal lungo mare ci sono anche delle stradine sterrate che portano nell’interno verdeggiante: per chi volesse fare scampagnate, si possono fare anche quelle.
Una cosa che mi colpì molto furono i cartelli, posti sulla spiaggia, che indicavano la via di fuga in caso di tsunami…ovviamente il percorso da seguire è quello di queste stradine che portano nell’interno, fino a salire sulle montagne vulcaniche. In effetti feci qualche giretto nell’interno, ma solo per piacere: non ero in fuga!
Per chi non pratica il surf, ma anche per i surfisti, vi è anche la possibilità di fare belle lezioni di yoga presso i vari ostelli: la mattina, il pomeriggio o la sera.
Insomma una sorta di paradiso!
Non scordiamoci poi, che las Peñitas è a soli quaranta minuti di bus da Leon e che quindi, si può andare per il giorno, o per la sera e rientrare. Personalmente l’ho fatto per fare una bella escursione che partiva da Leon: sono andata sul vulcano El Cerro Nero, lo abbiamo scalato fino in cima, visto il cratere all’interno e….scesi con il bob! Esatto! Non proprio un bob da neve, dato che la neve non c’è, e mai ci sarà a queste temperature, ma con una sorta di bob che scivola dal lato del vulcano ricoperto da sassetti neri di lava: scivoli giù come se fosse neve ma è lava! Da provare!
A Las Peñitas sono stata, in totale, ben dieci giorni, non riuscivo più a staccarmi.
La cosa che mi è rimasta più nel cuore, come un quadro, è lo stare seduta al tramonto sulla tavola in mezzo alle onde e guardare, ogni volta con stupore ed affascinata, i grandi pellicani che scendono a stormi verso l’onda e, tutti in fila, la seguono anche loro in parete, come se la surfassero, per poi risollevarsi all’ultimo istante, prima che l’onda rompa (gergo surfero: si “infranga” in italiano).
E’una delle visioni naturali che più mi emoziona. I pellicani lo fanno perché dentro l’onda vedono i pesci, capita infatti a volte, e meno male mi è capitato solo una volta, che uno di questi grossi animali dal becco spropositato, all’improvviso, si fiondasse verticalmente in acqua a pochissima distanza da me sdraiata sulla tavola: hai l’impressione di essere trafitta da quel becco, pescata come un merluzzo!
Dopo tutto questa natura, oceano e surf, decisi per la tappa successiva di dirigermi in quella che è ritenuta la città più bella del Nicaragua: Granada.
Facilmente raggiungibile da Las Peñitas con shuttle che direttamente dall’ostello ti portano fino in centro Granada. Questi shuttles costano un po’ di più ed hanno, rispetto ai normali bus di linea, il terribile difetto di avere l’aria condizionata stile frigorifero. Se si volesse prendere un bus normale, bisogna tornare prima a Leon, cosa fattibilissima peraltro: a voi la scelta.