Movida, arte, cultura, fermento creativo e gente sempre allegra a tutte le ore del giorno e della notte. Tutto questo si trova a Madrid, una delle capitali europee più gettonate dai turisti di tutto il mondo. Solo lo scorso anno 4.000.000 di viaggiatori hanno fatto tappa nella capitale spagnola alla ricerca dell’anima cosmopolita della penisola iberica tra grandi piazze, musei, chiese e buon cibo nella città che non dorme mai.
1. Le piazze

E vista la passione di Madrid per la vita all’aria aperta per cercare di catturare il genius loci madrileño il miglior punto di partenza è il km 0 spagnolo ovvero la Puerta del Sol. Da questa celebre piazza si snoda l’intera rete stradale iberica. E’ stata sede di grandi manifestazioni di protesta ed è qui che i madrileñi festeggiano il Capodanno aspettando le celebri 12 campanadas, i 12 rintocchi che segnano l’arrivo dell’anno nuovo e che vanno celebrati mangiando un chicco d’uva a ogni rintocco, impresa tutt’altro che semplice ma che, a chi la porta a termine, favorisce un anno ricco e prospero. Dopo aver bevuto un caffè in una delle decine di bar che si trovano si in quello che è considerato il salotto buono di Madrid da vedere c’è la Real Casa de Correo, l’edificio più antico di Plaza del Sol oggi sede della presidenza della comunità di Madrid e antica sede dell’ufficio postale.
A poche centinaia di metri dalla Puerta del Sol c’è l’altrettanto celebre Plaza Mayor antica sede del mercato cittadino, luogo in cui nel 1500-1600 avvenivano esecuzioni e impiccagioni pubbliche oltre a feste carnevalesche e corride. Se il centro della Plaza è dominato dall’imponente statua di Filippo III a cavallo il vero interesse sono le ben 9 porte di accesso alla piazza. Tra tutte quella da cui vale la pena di cominciare è l’Arco de Cuchilleros che conduce all’omonima strada che deve il nome alla corporazione dei coltellinai che avevano qui le loro botteghe.
Il trittico delle piazze si deve concludere con una capatina a Plaza de Cibeles dedicata alla dea del raccolto Cerere. Si tratta di una piazza molto importante a livello sportivo visto che qui i tifosi del Real Madrid si danno sempre appuntamento per festeggiare i numerosi successi calcistici del Blancos.
2. I musei

Come tre sono le piazze più famose di Madrid, tre sono anche i musei cui non si può non andare (meglio durante la settimana per evitare la fila e la ressa dei turisti). Il primo è senza dubbio il Museo del Prado. Cinque secoli di storia dell’arte con capolavori di maestri quali Caravaggio, Goya, Raffaello a Velasquez e la più grande collezione al mondo di opere del pittore fiammingo Hieronymus Bosch (El Bosco come lo chiamano gli spagnoli). Oltre 70.000 dipinti, sculture, disegni e bozzetti che risalgono ai secoli che vanno dal XII al XIX. E se il Prado fa rima con Maya Vestida y Maya Desnuda di Francisco Goya, il Museo Reina Sofìa è la sede del capolavoro di Pablo Picasso Guernica, la straziante tela che fotografa l’attacco tedesco sulla cittadina basca avvenuto durante la guerra civile spagnola. Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia – come si chiama nella sua dicitura completa – ospita oltre a Picasso anche opere di Mirò e Dalì e un’interessante sezione dedicata al ‘900 e chiamata: “L’Irruzione del XX secolo: utopie e conflitti”.
Terza tappa irrinunciabile per gli amanti dell’arte è il Museo Thyssen-Bornemisza atto d’amore nei confronti della storia dell’arte del Barone Hans Thyssen-Bornemisza che ha ricostruito la collezione privata del padre che era stata frammentata al momento della sua morte tra i numerosi eredi. Spendendo soldi e pazienza il Barone ha rilevato tutte le opere appartenenti al defunto genitore. Tra gli autori esposti Van Eyck, Caravaggio, Van Gogh, Gauguin e Hopper con opere dell’impressionismo tedesco; dipinti degli avanguardisti russi e astrattismo tardo novecentesco.
3. I parchi

Dopo l’intenso viaggio nel mondo dell’arte vale la pena cercare un momento di relax concedendosi una camminata nel Parco del Buen Ritiro: un’area verde di 145 ettari donata a metà del XV secolo dal Duca di Olivares a re Filippo IV. Qui durante il siglo de oro spagnolo la monarchia e i nobili si dilettavano in lunghe passeggiate e più affermati attori di corte provavano le proprie pièces prima del debutto serale. All’interno del parco venne edificata la sala da ballo Cason del Buen Retiro dove si svolgevano le feste mentre nelle due grandi gabbie esterne si trovavano volatili esotici e un palcoscenico per spettacoli con animali feroci. In seguito sono state edificate numerose strutture all’interno dell’area verde tra cui la Fuente del Angel caido (1878), monumento unico nel suo genere perché dedicato a Lucifero.
Se El parque del Buen Retiro è un tuffo nella storia, Madrid Rio rappresenta l’anima contemporanea della capitale iberica. Si tratta di un parco pubblico cittadino inaugurato nel 2011; uno spazio ricreativo di circa 120 ettari con piste ciclabili e di pattinaggio; campi da tennis e di calcio; centri di canoa, canottaggio e persino una spiaggia per una superficie di circa 10 km.
4. Il Palazzo Reale

Sebbene la famiglia reale spagnola abbia la sua residenza privata nel Palazzo della Zarzuela i viaggiatori sono chiamati a visitare il Palazzo Reale di Madrid che, con i suoi 135.000 mq e le 3000 stanze, è il Palazzo Reale più grande d’Europa. A parte il rito del cambio della guardia che avviene ogni primo mercoledì del mese e che è ambitissimo dai turisti, la visita guidata prevede un percorso che n tocca le sue zone di maggior interesse. Tra queste la visita alla Real Armeria con la sua gigantesca collezione di armi e armature e la Galleria di Pittura con opere di Velasquez, Goya, Caravaggio e Tiepolo. Nelle sale sono custodite collezioni dal valore inestimabile, come quella degli strumenti a corda firmati Antonio Stradivari (Capilla Real), o quella degli antichi vasi di ceramica per conservare le piante medicinali della Real Farmacia.
5. La Movida
Ma non si può dire di avere visitato Madrid se non si è vissuta almeno una notte in giro per tapas bar, locali con musica dal vivo, discoteche e una capatina – prima dell’alba – in uno dei tanti bistrot che serve churros e cioccolata calda alla gente della notte.
Sono diverse le zone di Madrid considerate “modaiole” e ognuna la sua anima e le sue caratteristiche.
Appena fuori da La Puerta del Sol si snoda il quartiere Huertas nelle strade che ruotano intorno all’omonima calle. Bar e discoteche per i nostalgici del clima delle Baleari.
Più di tendenza e denominato il Soho di Madrid è il quartiere di Chueca tra i preferiti della comunità LGTB. Buona zona da inizio serata, perfetto per un aperitivo all’aperto e due chiacchiere tra amici. In zona Malasaña, invece, si può ascoltare ottima musica dal vivo di tutti i gusti: pop, metal, funky o punk ogni locale ha la sua anima. In zona Plaza Mayor invece si trova La Latina, il quartiere migliore per mangiare tapas e piatti della cucina iberica. E se i più chic andranno a Torre Europa a cercare un mood glamour ed esclusivo per i giovani la zona più interessante è quella di Argüelles – Monclo, il quartiere universitario di Madrid dove 365 giorni l’anno feste e bòttelones tengono la città sveglia.
+1 Banksy

Per chi, infine, pensasse di concedersi un viaggio a Madrid proprio in queste settimane imperdibile appuntamento è la mostra dell’artista misterioso Banksy. Fino al 10 marzo presso lo spazio 5.1 Acceso Sur Feria Madrid sono esposte 70 opere originali del genio inglese della street art con un percorso audio visuale che conduce nei luoghi dove Banksy ha lasciato la sua impronta spiegandone poetica e senso politico culturale.
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