Perché Valencia è una città a misura di tutti.
Ci sono i parchi per i bambini, la movida per i giovani, l’arte e la cultura per i viaggiatori che amano storia e bellezza; ma anche i negozi alla moda, le spiagge, la tecnologia e la buona tavola. Se Valencia fino a un paio di decenni fa era una timida cittadina spagnola affacciata sul Mediterraneo meta dei turisti che volevano conoscere anche la Spagna meno nota, oggi è la terza città più visitata della Penisola iberica.
Il merito del boom turistico valenciano va senza dubbio all’American’s Cup che è stata ospitata da Valencia prima nel 2007 e poi nel 2010 e che ha avviato una serie di progetti di riqualificazione e sponsorizzazione che ha dato lustro a una delle città divenute più tecnologiche di Spagna, ma nello stesso tempo ha permesso di riscoprire i gioielli storici e architettonici custoditi entro i confini urbani.
Arte e cultura

E la storia di Valencia è antica come la sua Cattedrale che con i suoi 3 portali in stile romanico, barocco e gotico racchiude l’evoluzione stessa delle influenze artistiche più forti subite dalla Spagna. E’ stata eretta nel XIII secolo in un luogo considerato sacro e già terreno prima di un tempio romano e poi di una Moschea musulmana. All’interno della Cattedrale di Valencia è custodito quello che sarebbe il Santo Graal, ovvero il bicchiere dal quale Cristo avrebbe bevuto durante l’ultima cena, tappa obbligatoria per tutti i visitatori e pellegrini che giungano a Valencia. Giusto di fronte alla Cattedrale si trovano altri due edifici di interesse storico culturale ovvero il Tribunale de las Aguas – il più vecchio tribunale riconosciuto in Europa – e soprattutto la Lonja de la Seda (Mercato della Seta), emblema dell’età d’oro di Valencia, quando il porto cittadino era al centro delle attività commerciali e culturali agli inizi del XVI secolo. Nel 1996 la Lonja de la Seda è stata riconosciuta patrimonio dell’Unesco come uno degli esempi più belli dell’architettura tardo gotica in Europa.
I parchi di Valencia

Oltre 11 chilometri della città di Valencia sono occupati da parchi che meritano una visita in maniera imprescindibile sia per la gioia dei bambini sia per lo straordinario contributo che danno al decoro urbano. Prima tappa è ai Giardini del Turia costruiti dove un tempo scorreva il fiume Turia il cui letto, a causa delle continue esondazioni, è stato deviato nel 1957. Quell’area è stata col tempo trasformata in un’oasi di verde e di pace dove correre, giocare e godere delle numerose attrazioni presenti a partire dalla mastodontica riproduzione di Gulliver lunga 70 metri dove tra scivoli, rampe, scale e altalene i bambini trascorrono, a mo’ di lillipuziani i pomeriggi in città. Ai confini nord ovest dei Giardini si snoda il Bioparc, uno zoo di moderna concezione dove gli animali non vengono separati per specie, ma per aree geografiche e gruppi sociali di appartenenza. Vivono così in semi libertà negli ambienti naturali della savana africana; delle foreste equatoriali dell’Africa e del Madagascar e delle zone umide africane. Valencia, poi, ospita l’Oceanografic che, da solo, ha bisogno di un intero giorno per visitarlo in quanto si tratta del più grande acquario d’Europa con la sua superficie di circa 100mila metri quadrati per un totale di 500 diverse specie e circa 45.000 animali.
La città delle arti e delle scienze

L’Oceanografic si trova all’interno della cosiddetta Città delle arti e delle scienze, un moderno complesso di strutture architettoniche progettate dall’architetto Santiago Calatrava. Oltre all’Oceanografic ci sono altre 4 attrazioni che meritano una visita ovvero l’Umbracle, il Palazzo delle Arti, il Museo della Scienza e l’Hemisfèric. L’impatto architettonico è sensazionale e nonostante gli edifici siano stati costruiti secondo stili differenti il complesso è armonico e futuristico.
Le strade di Valencia

A tanta tecnologica modernità un visitatore attento e curioso di ogni aspetto della città dovrebbe rispondere dedicando almeno un giorno a girare per le viuzze del centro storico valenciano alla scoperta della città vecchia e dei suoi tesori. Tra negozi vintage, tapas bar, locande e ristoranti nel quartiere di Barrio del Carmen è possibile imbattersi anche in straordinari murales che regalano alla città vecchia un’anima contemporanea tra street art e teatro di strada. Di strada in strada vale la pena di concedersi una passeggiata sul lungo mare di Valencia fino a un ventennio fa periferia dismessa della città e oggi fulcro della movida estiva con discoteche, locali alla moda ma anche lunghe spiagge attrezzate e mare temperato e pulito (doppia bandiera blu) in cui fare in bagno già a marzo.
Il Mercato centrale

Sempre alla scoperta dell’anima più valenciana di Valencia vale la pena immergersi nei sapori, colori e odori del Mercado Central: 959 banchi di prodotti freschi che si snodano sotto l’immensa struttura a vetri del mercato coperto cittadino che si trova a pochi passi dalla Cattedrale. Lì tra frutta e verdura che arriva dagli orti locali e grandi prosciutti di Salamanca si possono trovare primizie e prodotti gastronomici di prima qualità. E nei chioschi all’esterno del Mercado Central è obbligatorio assaggiare l’autentica e unica paella valenciana che tra tante imitazioni in giro per i 5 continenti trova proprio qui il suo marchio di fabbrica e il suo originale sapore.
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