Paesaggi incontaminati, natura mozzafiato, città ricche di cultura ed eventi e una popolazione gentile e accogliente. Tutto questo e molto di più si può trovare in Canada, una delle mete più gettonate per chi voglia assaggiare l’America senza fare indigestione di Stati Uniti.
Paese dal retrogusto europeo e dall’organizzazione anglosassone il Canada, almeno una volta nella vita, va visto e attraversato da parte a parte. Per farlo, però, bisogna essere organizzati e muoversi per tempo sul fronte visti, permessi e documenti.
Cosa serve per entrare in Canada dall’Europa
Intanto è bene distinguere due motivi differenti che spingono le persone a recarsi in Canada: il turismo e il lavoro. Se nel secondo caso è necessario munirsi di visto consolare con validità superiore ai 90 giorni (Temporary Resident Visa), nel primo la parola magica è eTA Canada, ovvero Electronic Travel Authorization.
Funziona un po’ come l’ESTA statunitense: si tratta di una sorta di certificato d’idoneità ad assumere lo status di turisti in visita in Canada. Si ottiene online con procedura semplice e poca spesa.
Come ottenere l’eTA
Prima di mettersi davanti al computer, è opportuno verificare la data di scadenza del proprio passaporto e della carta di credito. Il passaporto (elettronico) deve scadere almeno sei mesi dopo la data di partenza prevista per il Canada e la carta di credito serve per pagare l’emissione dell’eTA Canada che resta valido per 5 anni, ma per periodi di soggiorno non superiori ai 180 giorni.
La risposta – positiva o negativa – arriva via e-mail entro 72 ore e normalmente all’aeroporto basta mostrare il numero eTA ricevuto sul proprio indirizzo di posta elettronica e la ricevuta di pagamento della tassa.
In ogni caso si consiglia di comprare il biglietto aereo solo dopo aver ottenuto l’eTA.
Cosa succede in caso di scalo intermedio
Un cittadino italiano che voglia andare in Canada dovrà munirsi di eTA già alla partenza da un aeroporto nazionale anche se il volo fa scalo in una qualunque città che aderisce al trattato di Schengen.
Quindi se abbiamo un volo da Roma con scalo a Parigi con destinazione Vancouver, il visto eTA verrà richiesto dalla compagnia aerea nell’aeroporto di origine, in questo caso Roma.
Cosa succede all’arrivo in Canada
Prima di essere accettati, si dovrà dimostrare di poter rispondere a una serie di parametri che sono: poter dimostrare di essere in buona salute; non avere condanne criminali o reati di immigrazione clandestina alle spalle; dimostrare di avere legami nel paese di origine, come, ad esempio, un lavoro, una famiglia o degli asset finanziari che impongano di tornare al paese di origine al termine della visita e, fondamentale, dimostrare di avere denaro sufficiente al proprio soggiorno in Canada.
Se non si arriva via aereo?
Se invece l’ingresso in Canada non dovesse avvenire via aereo ma via terra o attraversando il confine con gli Stati Uniti l’eTA non è richiesto, ma è sufficiente avere con sé il proprio passaporto.
E’ ovvio che se si tratta di passaggio dal confine USA si avrà già dovuto mostrare di avere l’ESTA in ordine e quindi l’eTA non è necessario. Online sono disponibili (anche in lingua italiana) tutte le informazioni necessarie per affrontare il proprio viaggio con consapevolezza e preparazione, le due carte vincenti per godersi l’esperienza canadese a piene mani riportando a casa un bagaglio di ricordi e di emozioni che difficilmente potrà sbiadirsi.
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