Nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo si estende uno dei luoghi più suggestivi d’Italia: il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Un territorio dove la natura ha mantenuto il suo ritmo antico, fatto di silenzi profondi, alberi monumentali e cammini che attraversano secoli di storia.
È un luogo che invita a rallentare, a respirare con la foresta e a ritrovare un senso di equilibrio dimenticato.
La forza quieta della natura
Le Foreste Casentinesi sono un mosaico di faggi, abeti e castagni secolari che si estendono per oltre 36.000 ettari.
Al centro del parco si trova la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, la prima area wilderness d’Italia e oggi Patrimonio UNESCO, dove la mano dell’uomo non interviene da decenni.
In ogni stagione il paesaggio cambia volto: l’autunno infiamma il bosco di rosso e oro, la primavera riporta la luce e il canto degli uccelli, l’inverno avvolge tutto nel silenzio.
Cosa fare nel Parco delle Foreste Casentinesi
- Camminare tra i sentieri della foresta: oltre 600 km di percorsi escursionistici, da semplici passeggiate a trekking più impegnativi.
- Raggiungere l’Eremo di Camaldoli, fondato da San Romualdo nel XI secolo, dove il tempo sembra essersi fermato e il silenzio ha un valore sacro.
- Visitare il Santuario della Verna, costruito sulla rupe dove San Francesco ricevette le stimmate.
- Osservare la fauna: cervi, daini, lupi e aquile reali abitano queste montagne.
- Scoprire i borghi del parco, come Stia, Poppi e Bagno di Romagna, dove il ritmo resta lento e autentico.
Un luogo per ritrovarsi
Camminare nel Parco delle Foreste Casentinesi è un’esperienza che va oltre l’escursione.
Ogni passo nel bosco, ogni suono ovattato, ogni raggio di luce tra i tronchi diventa parte di un dialogo silenzioso con la natura.
È il luogo ideale per chi sente il bisogno di ascoltare, meditare, ritrovare il proprio centro.
Gli eremi e i sentieri non parlano solo di fede ma di riconciliazione interiore, di un modo più semplice e vero di abitare la Terra.
Quando andare e come arrivare
Il parco si può visitare tutto l’anno, ma i periodi migliori sono la primavera e l’autunno, quando la luce e i colori raggiungono la massima intensità.
- In auto: si può accedere da più versanti — toscano (Poppi, Camaldoli, La Verna) o romagnolo (Santa Sofia, Premilcuore).
- In treno: la stazione di riferimento è Arezzo, con collegamenti in bus verso i principali centri del parco.
- Alloggi: rifugi, agriturismi e piccoli eremi ospitano pellegrini, escursionisti e viaggiatori in cerca di silenzio.
Il Parco delle Foreste Casentinesi è un luogo dove la natura diventa maestra di vita.
Tra eremi, faggi secolari e voci del bosco, insegna il valore della lentezza, del silenzio e della connessione profonda con la terra.




