Siviglia, la capitale dell’Andalusia e del sud della Spagna, terra di passione dove si fondono la tradizione e la modernità è diventata una tappa obbligatoria tra le capitali europee più importanti per passare uno splendido fine settimana.
Se avete intenzione di visitare Siviglia (so che lo farete prima o poi) e se volete approfittare al massimo il vostro soggiorno, prima di iniziare vi lascio la guida di Siviglia in italiano, con tantissime attività e consigli utili e approfonditi sui principali monumenti, descritti nel minimo dettaglio.
Come muoversi a Siviglia:
È una città visitabile a piedi (almeno per quanto riguarda i monumenti più importanti), ed è ben collegata con le linee degli autobus e con la metropolitana (qualora decidiate alloggiare in periferia), malgrado le sue dimensioni non così ridotte (sono quasi 700.000 abitanti). L’aeroporto si trova a 20-30 minuti in pullman dal centro, collegato con la linea EA che attraversa le zone prominenti della città.
Vi consiglio di comprare la scheda degli autobus di linea Tussam (non nominale quindi condivisibile con più persone); si compra ai tabaccai (0,69€/ persona invece di pagare 1,40€). Gli autobus restano in circolazione fino alle 23:00h: come alternativa di trasporto notturna vi consiglio un taxi o di scaricare le app Uber o Cabify.
L’altro consiglio fondamentale è perdersi a piedi (sì ho detto perdersi) tra i vicoletti del centro storico: Siviglia è una città che offre bellissime e piacevoli sorprese.
Cosa vedere a Siviglia in pochi giorni

Se avete pochi giorni a disposizione vi suggerisco di visitare l’Alcazar di Siviglia, il palazzo reale ancora in uso più antico d’Europa, con “solo” 1000 anni di storia e la Cattedrale di Santa Maria della Sede, la Cattedrale gotica più grande del Mondo. Sono i monumenti dichiarati patrimoni dell’Unesco di Siviglia insieme all’Archivio delle Indie.
Prendetevi il vostro tempo, all’Alcazar ci sono ben 6 ettari di giardini da visitare oltre ai 4 ettari di palazzi di diverse epoche e stili artistici (arabo-mussulmano, rinascimentale, mudejar, gotico e etc..) quindi l’ideale sarebbe trascorrerci almeno un paio d’ore.
La Cattedrale è mastodontica: considerate che il totale degli edifici (principali e annessi) che compongono questo tempio sono 2 ettari di superficie con all’interno un’infinità di opere d’arte, quadri, sculture barocche e molto altro; vedrete anche la pala d’altare più grande del cattolicesimo e l’immancabile tomba di Cristoforo Colombo, il celebre ammiraglio genovese.

Dopo la visita alla Cattedrale vi raccomando di salire sul famoso campanile, la Giralda (inclusa nel prezzo del biglietto della Cattedrale ed annessa ad essa). In totale sono poco più di 100 metri d’altezza però non temiate l’altezza: la salita è scorrevole grazie alle rampe lisce (quindi senza scalini) che formano il campanile. Giungerete all’altezza della campane (70 metri all’incirca). Gran parte della Giralda fu un antico minareto mussulmano.
Altri monumenti che non possono mancare durante la vostra visita a Siviglia sono la Plaza de España (Piazza di Spagna), costruita durante l’expo del 1929, completamente decorata con raffinate ceramiche, “los azulejos” e il quartiere di Santa Cruz, l’antico quartiere ebraico di Siviglia, un groviglio di viuzze labirintiche molto ben conservate, proprio nei pressi della Cattedrale e dell’Alcazar.
Dove mangiare a Siviglia

Sui suggerimenti dove mangiare sarò breve ed effettivo.
Sfatiamo il primo mito: intendo che molti di voi abbiate il desiderio di magiare la paella una volta arrivati a Siviglia, però non vorrei attenuare il vostro entusiasmo, il migliore posto dove mangiare paella si trova a 700km da Siviglia ed è Valencia.
Siviglia offre una cultura gastronomia molto amplia e variata, con un’ottima qualità prezzo anche per quanto riguarda i bar ed i ristoranti del centro. I piatti che vi raccomando sono la “la cola de toro” (simile alla coda alla vaccinara), “el pescaito frito” (pesce fritto tra i quali seppiette, calamari etc), “el salmorejo” (zuppa di pomodoro fredda), “las caracoles y las cabrillas” (le lumache ed i lumaconi, solo a primavera), “la carrillada” (guanciale di maiale iberico tenerissimo).
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