“Praga non mi libera. Non scioglie i legami fra noi due. Questa matrigna ha gli artigli. Allora bisogna sottomettersi, oppure dovremmo incendiare due punti, il Vysegrad e il Castello, allora sarebbe possibile liberarsi.” Scriveva così Kafka in una lettera privata a un amico del 1902, ed è difficile dargli torto.
Questa splendida città, capitale dell’attuale Repubblica Ceca e dalla storia molto intricata, è considerata senza dubbio una delle città più affascinanti e magiche città dell’Europa centrale. E proprio in queste strade, in questi palazzi ha vissuto Kafka, uno degli scrittori più importanti e influenti del ‘900.
Kafka e Praga sono due entità affascinanti e uniche, legate da un filo indissolubile e che quindi vanno analizzate, studiate e scoperte insieme.
Infatti come è fondamentale visitare Praga per capire a pieno il significato delle opere kafkiane, allo stesso modo Kafka da gli strumenti ai suoi lettori per entrare nelle viscere più profonde di Praga, così da poter scoprire tutti i segreti che ivi sono celati.
I luoghi imperdibili di Kafka a Praga
“Casa Alla Torre”, Piazza F.Kafka (Praga 1):
Qui nacque Kafka il 3 Luglio 1883, e ci vivrà per i primi due anni della sua vita; attualmente dell’abitazione originale non rimane molto (solo il portone), in quanto tutto il resto fu distrutto senza pietà nel corso del progetto di risanamento del quartiere ebraico di Praga.
Al giorno d’oggi la piazza di fronte alla sua casa è intitolata proprio al celebre scrittore, ed è possibile trovare un suo busto sull’angolo dell’edificio.
All’interno della casa è stata allestita un’importante mostra in suo onore.
“Casa Al Minuto”, Malé Náměstí 2 (Praga 1)

Kafka visse in questa abitazione per 7 anni (da giugno 1889 a settembre del 1896), e fu proprio in questo luogo che nacquero le sue 3 sorelle minori: Elli, Valli e Ottla, tutte destinate a una morte dura e crudele nei campi di concentramento nazisti.
Questa casa è importante anche dal punto di vista artistico, in quanto risale al diciassettesimo secolo ed è ricca di affreschi del 1615 rappresentanti scene tratte dalla Bibbia e dai miti: la curiosità importante è che al tempo di Kafka tutti questi affreschi erano nascosti sotto un importante strato di intonaco che li rendeva invisibili.
Casa Sixt, Celetna 2 Praga 1
Kafka abitò qui insieme alla sua famiglia per pochissimo tempo, sul finire degli anni ’80 dell’800.
La casa ha un’origine romanica nascosta dietro a una facciata barocca: molti personaggi illustri vissero tra queste mura, come Cola di Rienzo, Francesco Petrarca e Johannes Faust.
I Kafka cambiarono molto spesso casa in quanto il padre si spostava col negozio, e inoltre era interessato a raggiungere una posizione sociale sempre migliore.
Palazzo Golz-Kinsky, Piazza della Città Vecchia 11 (Praga 1)
Al giorno d’oggi qui c’è la libreria Kafka, ma un tempo qui c’era il negozio di accessori del padre.
Kafka lavorò qui per breve tempo, odiando ogni minuto: “Passo le giornate inchiodato a un bancone, come un cane”.
Tomba di Kafka, Nuovo Cimitero Ebraico, Metro linea A Želivského (Praga 10)
Kafka, molto malato, passò gli ultimi anni della sua corta vita tra un sanatorio e l’altro, sperando di bloccare la tubercolosi che lentamente logorava il suo corpo.
Morì a Vienna il 3 giugno 1924: fu sepolto nel Nuovo Cimitero Ebraico.
Museo Kafka (Hergetova Cihelna Cihelna 2 Praga 1)
Da non perdere: Le statue dei due uomini che pisciano” (David Černý) nel cortile, un omaggio all’umorismo nero kafkiano.
Un’immersione multimediale nel mondo dello scrittore, con manoscritti, lettere e installazioni che evocano “Il Processo” e “La Metamorfosi”.
Itinerario Consigliato (1–2 Giorni)
- Mattina: Casa natale → Palazzo Kinský → Pausa caffè al Café Louvre (frequentato da Kafka).
- Pomeriggio: Museo Kafka → passeggiata lungo il Ponte Carlo (il suo tragitto quotidiano).
- Sera: Cena nel quartiere ebraico (Josefov), poi visita notturna al cimitero (suggestivo al chiaro di luna).
Consigli per vivere Praga come Kafka
- Evita i tour di massa: I luoghi kafkiani sono silenziosi e introspettivi.
- Leggi prima di partire: “Lettere al padre” o “Il Castello” per cogliere i riferimenti nascosti.
- Cerca l’assurdo: Entra nel Municipio Surreale (via Celetná) o nel vicolo più stretto della città (ha un semaforo per i pedoni!).