Ostuni è meta di punta del turismo pugliese, un borgo capace di attirare visitatori per tutto l’anno grazie anche a un’ampia varietà di attrattive; la città è in grado di strutturare un’ottima offerta turistica che comprende seduzioni artistiche, paesaggistiche, culinarie e balneari e che garantiscono un flusso di turisti costante anche nel corso delle stagioni fredde.
Hotel e b&b Ostuni lavorano a pieno regime tutto l’anno, merito anche di una storia secolare ricca di suggestioni e vicissitudini, che si raccontano nell’arte che ancora oggi è possibile ammirare.
Ostuni nella preistoria
Le prime tracce di insediamenti umani ad Ostuni risale già ad oltre 40.000 anni fa. Intorno alle campagne ostunese si svilupparono una serie di seduzioni millenarie che fanno del borgo nel brindisino un punto di riferimento archeologico. Il simbolo dell’arte preistorica della città è la Donna di Ostuni, uno scheletro risalente a 28.000 anni fa appartenuto a una giovane ragazza messapica incinta. La sepoltura, visitabile e denominata Ostuni 1°, include anche i resti di un feto, utensili e resti animali, chiari segnali di una ritualità funebre già esistente allora.
Ostuni in età Romana
La città di Ostuni fu anche un’importante città dell’Impero Romano a partire dal III secolo d. C. le principali tracce del passaggio romanico restano una serie di masserie antiche, ottenute dalla ristrutturazione delle storiche ville dell’epoca.
Ostuni nel Medioevo
Fu nel corso del Medioevo che Ostuni – insieme al resto della Puglia – divenne un mosaico di culture e di arti differenti. Le suggestioni dell’età romana si mescolarono da subito a quelle dei bizantini, che arricchirono il profilo urbano con mura cinte, torri e palazzi, al fine di tutelare la città dalle minacce turche. L’egemonia bizantina venne interrotta dall’ascesa dei Normanni, che conquistarono la città tra l’XI e il XII secolo prima di lasciare spazio agli Svevi, che nel 1.200 spezzarono l’assetto feudale che Ostuni aveva preservato fino ad allora. Fu poi la volta degli Angioini e quindi degli Aragonesi, protagonisti questi ultimi delle più monumentali opere militari della città.
Ostuni nel Rinascimento
Gli Aragonesi inaugurarono quella che è ricordata come l’Età dell’Oro di Ostuni. Nel XV secolo la città divenne una delle più ricche della terra d’Otranto, valorizzata da un fiorente commercio di stoffe pregiate. la città raggiunse l’estensione massima e il più alto numero di abitanti. Una fioritura che verrà interrotta nel XVII secolo: gli Asburgo erano succeduti agli Aragonesi ma vendettero la città alla famiglia nobiliare del Zavallos, sotto il cui dominio la città fu vittima di una epidemia di peste che ridusse la popolazione ai minimi termini. La ricostruzione verrà avviata a partire dal XIX secolo, durante il quale Ostuni acquisì nuove edificazioni civili che ancora adesso dominano il centro storico.