Città d'arte

Firenze

Firenze è una città ricca di edifici, musei e monumenti di interesse storico e artistico, risalenti al periodo rinascimentale e non solo.

Molte delle meraviglie che vi sono custodite sono ampiamente conosciute e in grado di attirare turisti da tutto il mondo. Basti pensare alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, alla Cupola del Brunelleschi, al Campanile di Giotto, alla Porta del Paradiso del Ghiberti, ma anche, allontanandosi da Piazza del Duomo, a Palazzo Vecchio, agli Uffizi, a Ponte Vecchio o ai Giardini di Boboli.

Eppure, a fianco a tutte queste bellezze ampiamente conosciute, se ne celano altre, meno note e alquanto sorprendenti. Si tratta dei tesori nascosti nella città del giglio, da scoprire e ammirare durante un classico tour della città.

Alla scoperta della Firenze segreta

Per visitare Firenze e scoprire tutti i suoi segreti, è necessario concedersi qualche giorno di vacanza.

Le cose da vedere sono tante e la fretta non aiuterebbe certo a godere per intero di questa magica esperienza.

Appena giunti in città e in attesa di effettuare il check-in in hotel, è possibile, per non perdere tempo, lasciare le valigie in custodia ad un deposito bagagli a Firenze.

I passaggi da seguire sono davvero pochi e consentono di trovare rapidamente un deposito bagagli nelle vicinanze, di effettuare la prenotazione e di lasciare le valigie al sicuro.

Fatto questo, non resta altro da fare che dirigersi immediatamente verso piazza del Duomo. Lungo la strada, ci si dovrà fermare ad ammirare l’antica chiesa di Santa Maria Maggiore, sulla quale si può notare un volto di pietra, denominato dai fiorentini “La Berta” e opera, secondo la leggenda, di una maledizione lanciata da un alchimista messo al rogo.

Giunti in piazza, si può entrare nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore per ammirare l’orologio di Paolo Uccello, caratterizzato da un movimento antiorario delle lancette e da un quadrante suddiviso in 24 ore, sulla base dell’ora italiana.

All’esterno, dopo aver dato un’occhiata alla testa di toro che spicca tra le statue della facciata – secondo alcuni, posto lì per testimoniare un tradimento – ci si può spostare verso il lato est.

Qui si noterà invece una lastra circolare di marmo bianco, priva di scritte o indicazioni. Secondo la tradizione, fu collocata in quel luogo per indicare il punto esatta nel quale, nel 1601, cadde, a causa di un fulmine, la palla dorata del Verrocchio posta in cima alla lanterna della cupola della Cattedrale.

Poco distante dal Duomo, in Piazza delle Pallottole, si nota un sasso recante una targhetta sulla quale è scritto “’l vero sasso di Dante”. La tradizione vuole che Dante Alighieri si sedesse proprio su questo sasso per osservare i lavori di costruzione della Cattedrale.

Altri tesori nascosti nel capoluogo toscano

Le sorprese non terminano certo in Piazza del Duomo.

Andando verso via Strozzi e osservando Palazzo Vecchietti, si noterà una strana scultura. Si tratta del diavoletto del Giambologna, posto lì per indicare il punto esatto in cui, nel 1242, il demone sarebbe apparso a San Pietro Martire.

Raggiunta Piazza della Signoria, sarà necessario avvicinarsi alla facciata di Palazzo Vecchio e osservare bene le pietre che compongono la facciata. Su una di esse si può notare un ritratto, denominato l’Importuno e ritenuto opera di Michelangelo. Spostandosi sotto la loggia dei Lanzi, si dovrà invece guardare con attenzione la parte posteriore del Perseo del Cellini per vedere l’autoritratto nascosto.


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